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Cosa sono i terpeni della Cannabis

Cosa sono i terpeni della Cannabis

Cannabis e Humulus sono i due soli generi che fanno parte della famiglia delle Cannabaceae (Grudzinskaya, 1988). Crombie e Crombie (1975) hanno sperimentato che l’innesto incrociato di Humulus in radici di Cannabis e viceversa non cambiavano la chimica dell’innesto. Il successo dell’esperimento di innesto tra Cannabis e due specie di Humulus (H. lupulus e H. japonicus) costituisce una prova consistente per la attuale classificazione botanica. I tentativi di ripetere l’esperimento tra Cannabis e Urtica dioica, hanno invece riportato solamente dei fallimenti, rendendo inattuale la precedente classificazione che inseriva Cannabis nelle Urticaceae.

  • Studi futuri incentrati su specifici abbinamenti di terpeni e cannabinoidi aiuteranno gli scienziati a determinare esattamente come questi fitochimici lavorano insieme.
  • Inoltre, inibisce la sintesi dei lipidi nei sebociti e produce apoptosi a dosi elevate nei modelli di acne.
  • Questo si traduce in un aroma aspro, dolce, fresco e “skunky”, nonché in un effetto energizzante, ma pur sempre lucido.
  • Il β-cariofillene è generalmente uno dei più comuni sesquiterpenoidi rinvenibile nella Cannabis (Mediavilla and Steinemann, 1997), la cui funzione evolutiva sembra risiedere nella sua capacità di attrarre insetti predatori di altri insetti erbivori (Langenheim, 1994).

“Il sego (che contiene prevalentemente acidi grassi saturi, NDT) non è un alimento cattivo per gli animali da compagnia; la quantità di sego con cui si può nutrire un cane o un gatto causerebbe un rischio per la salute umana, per cui si considera un grasso “cattivo” per l’uomo ma favorevole per cani e gatti […]. I grassi favorevoli possono essere un numero relativamente alto nelle diete braveadventures-travelblog del cane e del gatto senza rischi per la salute, ad eccezione delle situazioni in cui le carorie eccessive possono causare l’obesità. Bouquet (1950) ha riportato che l’ammontare di cannabinoidi nell’hashish prodotto nelle montagne occidentali del Libano è molto meno abbondante che quello prodotto nelle montagne orientali a causa dei venti umidi che investono frequentemente le prime.

Terpeni, cosa sono e qual è il loro ruolo con la Cannabis?

In natura prevalgono nettamente gli acidi grassi cis rispetto ai trans, che si
formano soprattutto in seguito a determinati trattamenti artificiali. Per esempio, durante il processo di rettifica necessario per renderli idonei all’alimentazione, gli oli di semi si arricchiscono di acidi grassi trans. Analogo discorso per la produzione di margarine, che avviene attraverso un processo di idrogenazione degli oli vegetali (si aggiungono atomi di idrogeno per saturare i carboni impegnati nel doppio legame, ottenendo così trigliceridi con acidi grassi saturi, quindi solidi, a partire da lipidi insaturi, quindi liquidi).

  • Una volta unita alla cera d’api dà origine a una sostanza dal profumo aromatico e dal colore variabile dal verde al rosso, passando per il marrone e altre tonalità.
  • In particolare, le tre code, ovvero gli acidi grassi, possono essere distinte per la loro lunghezza e per il loro grado di saturazione.
  • Inoltre è un broncodilatatore (Williams et al., 1976), un’antiossidante neuroprotettivo (Hampson et al., 1998), un’agente antiprutitico in caso di ittero colestatico (Neff et al., 2002) e ha una potenza antiinfiammatoria 20 volte superiore dell’aspirina e due volte maggiore dell’idrocortisone (Evans, 1991).
  • Nei cosmetici, invece, è possibile reperire maschere per il viso e creme idratanti, dall’aroma piacevole e il profumo inconfondibile.
  • Tali proprietà antibiotiche sono state dimostrate sia per gli estratti generici di canapa (Kabelic et al., 1960) che per i diversi singoli cannabinoidi (El Sohly et al., 1982; Farkas e Andrassy, 1976; Van Klingerem e Ten Ham, 1976).

Si tratta di alimenti molto comuni, che tutti abbiamo in casa ma che hanno diverse differenze tra loro, che in questo articolo andremo ad approfondire. Li approfondiremo osservandoli, considerando come vengono prodotti e la loro composizione chimica, perché in base a questa i diversi oli possono avere effetti diversi sull’organismo del cane o del gatto. La carne, in generale, si compone principalmente di acidi grassi saturi o monoinsaturi, soprattutto acido oleico, palmitico e stearico.

La Controversia Intorno All’effetto Entourage

Presenta spiccate proprietà antimicotiche e anti-batteriche anche se molteplici ricerche stanno da tempo monitorando il suo potenziale potere anti-cancerogeno che aiuterebbe a prevenire la formazione e la progressione di specifiche forme tumorali a carico del cervello, questo poiché in grado di penetrare facilmente all’interno della barriera emato-encefalica. In ultimo, proprio l’eterogeneità della composizione dei terpeni all’interno della cannabis, rappresenta un valido parametro, per definire nel dettaglio quelli che possono essere i differenti biotipi della specie. Un esempio è dato dal ceppo Indica, dove prevale la presenza di β-mircene, α-pinene e limonene, comparato al ceppo Sativa che al contrario presenta un profilo terpenico notevolmente più complesso e variegato. Il caratteristico aroma che contraddistingue tipicamente le piante di cannabis è costituito da un complesso equilibrio di sostanze volatili identificate chimicamente come terpeni, classe di molecole che, solo per la cannabis, conta oltre 120 differenti composti.

In questa guida, risponderemo a tutte le domande più diffuse che riguardano i grassi:

L’impiego di integratori (supplementazione) sarebbe finalizzato ad aumentare il ruolo protettivo degli omega-3 sulla salute cardiovascolare. È bene precisare, però, che la letteratura scientifica, ad oggi, ha ridimensionato la loro effettiva necessità. Ovviamente, i dati raccolti si riferiscono all’utilizzo di integratori di omega-3 e non smentiscono che mangiare pesce ricco di omega-3 faccia bene al cuore.

Grassi o Lipidi

La catena subisce una piccola flessione, ma rimane comunque una struttura lineare, simile a quella dell’acido grasso saturo. A seconda del numero di unità isopreniche e quindi del tipo di terpene, vengono utilizzate diverse tecniche per isolarli. In questo processo di riproduzione sono importanti non solo i diversi terpeni da riprodurre ma anche i rapporti e le percentuali con ogni altro singolo elemento presente nella cannabis. I grassi assunti attraverso la dieta rendono gli alimenti maggiormente appetibili o palatabili, cioè più gradevoli al palato, e danno senso di sazietà.

Latta e Eaton (1975) hanno riscontrato a loro volta l’importanza del Mg e del Fe nella produzione del Δ9-THC, suggerendo una loro possibile funzione come co-fattori di enzimi coinvolti nella biosintesi dei cannabinoidi. Haney e Kutscheid (1973), in una ricerca finalizzata ad acquisire informazioni sull’effetto di differenti disponibilità nel suolo di K, P, Ca e N, hanno evidenziato una correlazione negativa tra disponibilità di K e contenuto in Δ9-THC, ed una correlazione positiva tra disponibilità di N e Ca ed il contenuto in Δ9-THC. In altri studi (Shoyama et al., 1975), effettuati utilizzando traccianti radioisotopi, è stata riscontrata presenza di CBD e non di di CBG in varietà che producono bassi livelli di Δ9-THC e di CBC in varietà che producono alti livelli di Δ9-THC.

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Secondo lo studio, “nessuno dei sei terpenoidi più comuni nella cannabis ha attivato direttamente i CB1 o i CB2 o ha modulato la segnalazione del fitocannabinoide agonista Δ⁹-THC. Questi risultati suggeriscono che se davvero esiste un effetto entourage fitocannabinoide-terpenoide, non è a livello dei recettori CB1 o CB2”. Paradossalmente, uno studio del 2019[5] ha scoperto che alcuni terpeni potrebbero non interagire affatto con i recettori dei cannabinoidi CB1 o CB2 come si pensava in passato.

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Una funzione ugualmente generale è assunta dal coenzima A, o CoA, molecola complessa studiata da F. Il suo derivato acetilato, l’acetil-CoA, trasporta il radicale formato a partire dall’acido piruvico prodotto dalla degradazione di diverse molecole del ciclo degli acidi tricarbossilici che ne realizza la combustione, ma l’orienta anche verso diverse reazioni di sintesi, come ha mostrato F. Infatti, come ci mostra questo studio, gli acidi grassi a media catena causano un innalzamento lipidico molto rapido all’interno del sangue, creando un “picco” lipemico che l’organismo provvede poi a far abbassare… accumulando questi grassi nel tessuto adiposo.

In questo caso vi è una prima scissione della molecola di glicerolo dagli acidi grassi che compongono i trigliceridi, il glicerolo prende la via del glucosio, mentre gli acidi grassi veicolati attraverso una proteina trasportatrice, giungono ai muscoli per essere usati in modalità ossidativa (processo aerobico). I lipidi dunque sono costituiti da acidi grassi con caratteristiche diverse che si organizzano a formare trigliceridi, fosfolipidi, sfingolipidi, glicolipidi, cere e altre molecole appartenenti alla categorie dei grassi. Il mercato propone diversi prodotti a base di propoli, che in alcuni casi si associa con altri ingredienti provenienti dall’alveare, come il polline d’api e il miele, oppure con oli essenziali o erbe (come nel caso dell’estratto idroalcolico di propoli ed echinacea).

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